
ABOUT_Simone Viola
Oggi vi parlo di design e di passione, quella di
Simone Viola, nato a Mendrisio, il 14 Febbraio 1985 per il proprio lavoro. Attraverso questa breve intervista Simone si racconta in questo e ci spiega come la voglia di fare e di fare bene sia un punto di partenza e non un obiettivo.
Descrivi te ed il tuo percorso.
Tutto é iniziato dalla passione per il mondo delle automobili, passione che mi ha influenzato a tal punto da intraprendere gli studi in disegno industriale a Milano con l’intento di specializzarmi in un secondo momento in car design.
Purtroppo, o per fortuna, nel corso degli studi ho iniziato ad appassionarmi ad un altro mondo, quello dell’arredo, “stravolgendo” cosi i miei piani iniziali ed affrontando immediatamente esperienze in Svizzera ed all’estero subito dopo aver terminato gli studi.
Dopo alcuni anni, nel 2011 ho deciso di aprire il mio studio a Mendrisio piccola città nel sud della Svizzera, focalizzandomi principalmente nella progettazione di arredi ed accessori.
Il ruolo del designer come lo vivi e come incide sulla vita di oggi?
Il lavoro del designer, come tanti altri, assume un ruolo di responsabilità considerando che tutto quello che viene pensato e prodotto serve per rendere più piacevole la nostra quotidianità migliorando la qualità della vita. Quindi, prima del disegno stesso, sono l’uomo, i suoi bisogni, le sue sensazioni e le sue abitudini ad essere realmente quello che mi interessa.
Questo tipo di lavoro assorbe totalmente, o quasi totalmente la mia vita, ogni istante é buono per pensare a qualcosa di nuovo. Da qui nasce in maniera assolutamente naturale una grande curiosità per tutto quello che ci circonda e che é potenzialmente utile come base creativa. Il (ahimè poco) tempo libero viene prevalentemente riempito da attività come ricerca, lettura, mostre, eventi e viaggi. Tutto questo aiuta sicuramente molto ad ispirare e sviluppare nuove idee.
Come nascono i tuoi progetti?
Alla base di ogni progettazione vi é sempre un punto di partenza che può essere tecnico (definito da una determinata tecnologia produttiva), materico (scelta di uno o più materiali specifici), stilistico o semplicemente dedicato ad un mercato di riferimento. Generalmente, per quello che mi riguarda, prima di iniziare un progetto la quantità di informazioni, riferimenti e richiami è talmente completa che il progetto nasce quasi da solo, il mio compito e quello di “cristallizzarlo” definendolo con uno stile ed idea personale.
Ogni progetto è un’avventura diversa, perché diversa è l’esperienza nell’affrontarlo, diverso è l’approccio a dipendenza dell’azienda con cui si sviluppa, diversi sono i requisiti da rispettare; ogni singolo oggetto disegnato porta sempre sensazioni nuove.
C’è una collezione a cui sei particolarmente legato?
La prima collezione, realizzata ed autoprodotta nel 2012 ha un valore lievemente più profondo trattandosi della serie (completamente realizzata a mano dalla maestria di artigiani e modellisti) che mi ha “lanciato” in questo mondo. Una collezione completamente slegata da vincoli commerciali o produttivi, un esercizio di stile senza limiti, un’idea che avevo nella testa e che ho semplicemente materializzato senza compromessi. Anche grazie a questa collezione ho iniziato a capire il valore dell’artigianato, del suo calore, dell’attenzione ad alcuni dettagli che macchine ed industria non possono riprodurre. L’artigianato è cultura, è storia, ed è fondamentale preservarlo.
Alcune immagini dei suoi lavori, realizzati con metallo, eco plastica riciclata e polipropilene, pensati per l’uso quotidiano, io passerei ore su Lady Rose e aforo l’eleganza delle maniglie MoreOrLess.






Photo by Simone Viola Design Studio